Ponte alle Tavole | |
Via Gora e Barbatole, 209 – Pistoia | tel. 0573.401260 |
Quando si balla | |
sabato sera | liscio e revival con orchestra |
domenica pomeriggio | liscio con musica riprodotta |
Prezzo | |
inferiore a 10 euro | |
Pista da ballo | |
19 passi x 9 passi | |
Parcheggio | |
A fianco del locale, sterrato | |
Dove si mangia | |
Meglio provvedere prima di venire a ballare, non c’è un vero servizio ristoro |
Una premessa: per un motivo o per un altro i miei approcci con questo locale sono sfortunati.
La mia prima esperienza è legata a un periodo di alcuni anni or sono di tentativi di ballo miseramente naufragati, tentativi che mi convinsero che non ero propriamente portato per queste cose, che poi non era neppure vero !
La seconda volta sono incappato in una serata di calore insopportabile e di pienone, era in giugno, alla chiusura della stagione. Si trattò di un’avventura tra gente, sudore, bibite ghiacciate e ballo, fortunatamente si esibiva un ottimo gruppo musicale.
Ci siamo divertiti … (???), alla fine sembravamo reduci dal Camel Trophy, il lato positivo è che abbiamo perso qualche chilo di peso a testa.
Sono poi ricapitato alle due del mattino di una fine anno pensando ingenuamente di entrare gratis o con poca spesa e sono stato respinto con un “no” secchissimo. “Entra solo chi ha pagato la cena” e capirai ….. …
Infine sono tornato il pomeriggio della domenica per curiosare, pagando il biglietto ovviamente ed ho trovato di nuovo la sala strapiena, non c’era l’orchestra ma un attempato disck jockey faceva girare pezzi di liscio terzinato a go go.
Questa volta ho intercettato il presidente del circolo per avere informazioni sulle caratteristiche e le storie del posto e mi sono sentito sbattere la porta in faccia, per fortuna in senso figurato.
In pratica si è tassativamente rifiutato di rispondermi, non si fidava delle mie intenzioni, non credeva nel mio interesse di documentarista delle balere, anzi mi ha liquidato con maniere scortesi ed ostili. E stata l’unica volta che è capitato nelle mie peregrinazioni di balere.
Bene, faremo a meno della sua collaborazione.
Si tratta di una pista storica per la città, con una tradizione ininterrotta di molti anni di ballo. E’ la “cosa” che più assomiglia al significato di balera.
La balera è un locale da ballo tendenzialmente orientato verso un pubblico di estrazione popolare che si caratterizza per il tipo di musica che in essa si suona e balla: il liscio. Per questo la balera non riscuote particolare successo fra i giovani, mentre rappresenta un sicuro punto di aggregazione e socialità per coppie mature ed anziani.
Ecco, ho detto tutto.
Sulla grande pista in piastrelle di gres chiaro si incontrano e si incrociano nel liscio coppie mature, molto mature.
Si tratta di uno stanzone molto ampio, una specie di capannone con le pareti spoglie pitturate di bianco e una illuminazione al neon da sala macchine, quattordici fari sui quattro lati diffondono luci colorate da sala da ballo.
Il guardaroba sta dentro la sala ed è del tipo minimalista: una serie di stender con grucce, ovviamente incustodito. Dietro il palco dell’orchestra un brutto murales raffigurante fiori esotici, il pavimento è a piastrelloni bianchi con inserita una cornice a scacchi che delimita la pista ideale, le sediole sono rosse del tipo conferenza, credo che qui si tengano spesso riunioni assembleari, e i tavoli piccoli, non si sta comodi a chiacchierare. La biglietteria è appena fuori la porta della sala, un tavolinetto con il bigliettaio che stacca i biglietti.
Opportuni lavori di ristrutturazione hanno tolto di mezzo le quattro aggressive colonne che un tempo troneggiavano in sala togliendo spazio ai ballerini e visuale ai sedutini, e creando pericoli per le corna dei camerieri (ma mi sa i camerieri non siano previsti).
C’è un pubblico di fedelissimi e variopinti ballerini di tutte l’età, intendo dai sessanta in su, età che tende ad elevarsi nel pomeriggio domenicale, una sana alternativa alla partita a briscola e alle bocce.
Qui si viene per stare insieme, ritrovare parenti e compagni, habitué con lo stesso “vizio” del liscio.
Non so se nascono amori senili qui dentro di certo la gente si diverte e mostra una affezione al locale difficilmente riscontrabile altrove.
Una scuola specializzata in ballo latino e caraibico tiene i corsi in questa sala durante la settimana, è l’unica folata di movimento e gioventù.
Giudizio
Adatto a signore e signori molto attempati, economico e con buone orchestre, si ballerebbe bene sulla grande pista ma il pienone che sembra esserci sempre toglie spazio, i frequentatori non sono ballerini rifiniti piuttosto amanti della compagnia e del movimento lento, li troverete su ogni centimetro della sala compreso il centro dove ristagnano con i loro passettini in tranquilla convivialità, se uno intoppa una vecchia conoscenza si ferma e si mette a discorrere in mezzo alla sala, tanto gli altri ci gireranno attorno .
Ambiente paesano dove si ritrovano vecchi amici e una tradizione di musica e ballo di tutto rispetto
Mi sembra però un posto chiuso, diffidente, riservato alla tarda età e che non gradisce le novità, capisco perché i miei compagni ballerini lo evitano con somma cura.
L’ho detto, sono sfortunato negli approcci con questo locale, ma ora che ho fatto la mia recensione mica ci torno più !
Beh, se un sabato sera non doveste trovar posto in nessun altro locale della provincia, balera, night, discoteca, bocciofila, circolino, pianobar o pub ……… potete sempre optare per il cinema !
Un ballerino … e mi sciupo
SONO D’ACCORDO SULL’AMPIO RESOCONTO DI QUESTA BALERA.
E” UN CAPANNONE COSì DA TANTISSIMI ANNI, L’UNICA COSA POSITIVA
SONO LE 4 COLONNE TOLTE. PER IL RESTO SEMBRA UN REFETTORIO,
CON LUCI AL NEON , DEGNE DI UN IMPRESA INDUSTRIALE SEDIE
SEMPRE LE STESSE SCOMODISSIME TAVOLINI CHE APPENA CI STA UNA
BORSA.
E’ VERO PERO’ CHE CI CAPITANO BUONE ORCHESTRE, PERCHE’
PER QUANTO L’ATTEMPATO DJ LI'( MUMMIFICATOSI) SEMPRE “LO STESSO” NON VIENE VOGLIA DI ANDARE A SENTIRLO.
SIAMO UNA COPPIA FREQUENTATRICI DI ALTRE SALE DA BALLO OTTIME,
PERO’ CI CAPITIAMO A VOLTE DI DOMENICA POMERIGGIO PER LA VOGLIA DI FARE 4 SALTI, DICO 4 SALTI PERCHE’ VISTA L’AFFLUENZA
NON E’ POSSIBILE FARNE DI PIU’. SEMPRE QUANDO C’E’ L’ORCHESTRA, ANCHE SE NON SIAMO PROPRIO ATTEMPATI E NE MESSI MALE MA AMANTI DELLA BUONA MUSICA.
NON PARLIAMO DEL PARCHEGGIO PERCHE’ QUANDO PIOVE PRIMA
DI ENTRARE IN SALA DOBBIAMO TOGLIERCI GLI ANFIBI.
GRAZIE DI QUESTA OCCASIONE CHE CI E’ STATA DATA PER DIRE
QUELLO CHE PENSAVAMO DA TANTO TEMPO E PER STIM OLARE IL
PRESIDENTE DEL CIRCOLO A FARE QUALCHE UTILE CAMBIAMENTO, ANCHE SE CREDIAMO SIA UN IMPRESA IMPOSSIBILE.