Terzo anniversario

Dio come passa veloce ! Il tempo intendo.
Eccoci ancora qui a celebrarci: terzo anno di ballo e secondo di blog, visto che le date coincidono in questa settimana di marzo.

Patriebalere ha due anni di vita.
Il blog a dicembre è migrato su piattaforma Aruba e con un dominio finalmente personale www.patriebalere.it.
Ci sono stati circa 6.200 contatti ovvero volte in cui qualcuno ha cliccato ed aperto una pagina,  con una media di  otto visite al giorno.
Sono molto fiero della veste grafica del blog e della suddivisione in argomenti:
pagina principale
la posta del cuore
le mie balere
lezioni di ballo fai da te
avanzi di balera
abc delle gare di ballo

Le storie che vedono protagonisti i compagni di ballo sono quasi del tutto scomparse, non è che non ci sarebbe di che raccontare piuttosto stanno diventando cose di amici, fatti personali e non mi va di metterle in piazza, ce le godiamo fra noi.
Si tratta quindi di  racconti di pura fantasia anche se qualche acuto osservatore potrà riconoscere negli atteggiamenti particolari di qualche personaggio i tratti di qualcuno di noi.
La posta del cuore di Ivano Libanore è il mio divertimento maggiore, una sfruculiata goliardica totalmente priva di senso.
Le lezioni di ballo fai-da-te di Isidoro Polvani le ho scritte tutte d’un fiato l’estate di un anno fa, al mare, ne pubblico una ogni tanto. Vi sono molto affezionato ma so che non piacciono molto.
Sono rammaricato che le recensioni de Le mie balere non aumentino, ma per una serie di circostanze il sabato sera non andiamo quasi più a ballare e  la cosa ci manca molto.
Al contrario l’abc delle gare da ballo si arricchisce settimanalmente di nuovi capitoli, cose che ci toccano personalmente o vediamo da vicino nei palazzetti di mezza Italia.
Avanzi di balera infine è la mia sfida più rilevante, l’embrione di una storia articolata con luoghi e personaggi da piccolo romanzo. Ci sto lavorando sodo, ogni  tanto esce un capitolo a mo’ di esperimento.


Tre  anni di ballo

Il 12 marzo 2009 assistemmo attoniti alla nostra prima lezione collettiva di ballo da sala, un giovedì sera fortunato in quel di Candeglia.
Non sapevamo niente del tango, del valzer, del foxtrot e di qualunque altra cosa che invogliasse a muovere piedi e fianchi a tempo di musica ed eravamo intimamente convinti che fosse un tentativo inutile.
Ieri, tre anni dopo, abbiamo partecipato al  trofeo Lunidanza a Livorno, gara competitiva nazionale danze standard classe B3 categoria 56/61 anni.
Non interessa come è andata , interessa piuttosto che si può fare, come si usava dire

YES WE CAN

È vero la filosofia del yes we can non va più di moda in politica, ma vi assicuro che in altri campi è sempre valida.
We can, si può imparare a ballare a sessant’anni eccome se si può, ma attenzione non è tutto facile, come in ogni attività  occorrono determinazione, ambizione e perseveranza ……. e un bel po’ di quattrini !

Dunque il mio invito caloroso è: andate a ballare, imparate a ballare, divertitevi e fate movimento a tempo di musica e tra la gente, non ci sono controindicazioni.
Se qualche lettore incuriosito vuole capire cosa significa divertirsi  a tempo di liscio e senza impegno può andare il giovedì sera al Circolo Sperone dove i miei amici ballerini Adriano e Manola si divertono da matti e mostrano i movimenti elementari del ballo.
Se poi  qualcuno volesse veramente imparare a ballare come si deve c’è una sola risposta: Dance Style Academy dei miei grandissimi, fantastici e superlativi maestri Barbara Benedetti, Marco Bartolini e Christian Costa. Il massimo.

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