Vi scrivo questa missiva in quanto titubante e perplesso.
Al sabato vespertino sono aduso recarmi a ballare presso il noto locale “La Riverenza” sito nella ridente località termale di Bagni di Sopra.
Il locale ha una tradizione di frequentazione da parte della bella gente del posto, ma è un tantino freddino nel senso che non ci transitano tante donne e i distinti signori presenti passano tristemente la serata in cameratesche discussioni filosofiche senza ballare mai.
Ogni tanto perciò, colto da raptus di sgranchimento di membra, mi reco in un altro locale, sito nella meno ridente località di Bagni di Sotto.
Si tratta del famigerato “Il Rigurgito”, una balera frequentata da gente ignorante dove l’ingresso costa molto meno e ci sono molte ballerine di liscio un tantino sgangherate, ma disponibili a ballare qualunque cosa.
Quelle sere ballo con un mucchio di donne arzille e anche se la conversazione non è tanto interessante mi diverto assai di più.
Ho però notato che allorquando mi reco alla toilette del “Rigurgito” per svolgere le primarie funzioni corporali e tiro lo sciacquone il pannello di segnalazione del troppo pieno a marea emette una lucina rossa lampeggiante e bisogna scappare di corsa per non rimanere investiti dall’onda anomala che esonda dalla tazza del cesso.
Le prime volte che è accaduto ho fatto finta di niente e fuggendo ho sprangato la porta alle mie spalle, ma sabato scorso non ho fatto in tempo a scappare e allora, dopo essermi asciugato alla meno peggio, mi sono permesso di far notare la cosa al bigliettaio del Rigurgito.
Per tutta risposta questi mi ha detto tutto serio che quello che viene espulso corporalmente a Bagni di Sopra finisce inevitabilmente a Bagni di Sotto essendo gli scarichi unificati a norma Cee, quindi se voglio ballare devo recarmi a Bagni di Sotto, ma se devo defecare è meglio che prenda l’autobus e salga a Bagni di Sopra per poi ritornare di sotto a ballare.
Ora le chiedo è possibile questa cosa o mi stanno prendendo in giro ?
In attesa di una sua risposta chiarificatrice preferisco momentaneamente stare a casa a mangiare il tiramisù della zia Jolanda, senza esagerare perché ho paura che mi causi dissenteria.
Mi ha capito ?
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Caro amico, ma lei ha una vera fissazione con l’apparato digerente !
La sua storia mi fa venire in mente una esperienza vissuta in una fase agnostica della mia giovinezza, quando mi ero messo a studiare infermieristica applicata sperando di poter giocare ai dottori con le femmine e mi iscrissi ad un corso di praticantato presso una clinica di Montecatini Terme, località ben nota per le proprietà lassative delle sue acque.
Poiché non avevo ancora conseguito il master in intestinologia mi misero a pulire i bagni dello stabilimento termale, dove veramente ne ho viste di tutti i colori e ne ho annusate di tutti gli odori.
Confesso che non resistetti più di una settimana in quell’ambiante di miasmi e approfittai della benevolenza di una ricca signora stitica di Pozzuoli per darmi alla macchia.
Ma veniamo a noi.
Il problema che lei mi pone andrebbe rivolto ad un esperto di condutture fognarie cittadine, se si trattasse di una cosa seria, ma poiché temo che lei sia stato vittima innocente di un bigliettaio burlone, le suggerisco di rispondere con le stesse armi: si rechi dunque al Rigurgito dopo aver assunto una tripla dose di guttalax, quindi, dopo aver scosso ben bene l’intestino con una polka sfrenata, si rintani nella toelette e si dia da fare per provocare una alluvione come si deve liberando una corpata di materiale fecale.
Quindi fugga a gambe levate non prima di aver lasciato la porta del bagno ben aperta in modo da invadere la sala da ballo.
Vedrà che porranno finalmente mano agli scarichi difettosi del locale.
Post Scriptum
Questo suggerimento implica purtroppo la conseguenza che non potrà più metter piede nel locale per non essere bastonato a sangue, ma una simpatica vendetta vale pure qualche sacrificio.
Orsù, diamoci da fare !