Il successivo incontro preparatorio non si svolse in trattoria perché onestamente non si poteva rompere i coglioni agli altri tre ragionando sempre della spedizione, oramai la faccenda aveva assunto il tono e la rilevanza della “spedizione a Santiago”, quindi si ritrovarono solo i tre umarelli audaci, senza mangiare nulla per non appesantire il fisico.
L’argomento era che non c’era un argomento preciso, ma era tanto per ricordare a tutti e tre che c’era questa cosa in ballo e che nessuno facesse il furbo, ognuno di loro aveva infatti in cuor suo il timore che gli altri dessero forfait all’ultimo momento e si ritrovasse da solo come un cane sul cammino di Santiago. Come si dice: si marcavano stretto,
Si addivenne comunque a una serie di importanti determinazioni:
- Venne predisposto un calendario di avvicinamento per ottimizzare la preparazione fisica secondo il quale ognuno poteva fare quello che gli pareva, più che altro sarebbe stato bene camminare un po’, tanto per abituarsi. Il ballerino di liscio che notoriamente era il più restio a muoversi, promise che se anche non avesse percorso chilometri avrebbe però ballato molto.
- Si affrontò a malincuore l’argomento delle medicine da portarsi dietro.
Il vecchio forestale aveva bisogno di pasticche quotidiane per
Pressione alta
Colesterolo
Dilatatori nasali per il russamento
Aspirina per dolori muscolari
Astringenti e lassativi da usare alternativamente per i bisogni corporali in quanto aveva un intestino suscettibile alle variazioni termiche
Il camminatore imperterrito aveva bisogno di prevenzione giornaliera per
Flebiti
Trombosi
Pressione alta
Pompetta per l’asma
Il ballerino di liscio portava con se
Duotrav gocce per il glaucoma
Voltaren per calcoli renali
Metarelax Magnesio
Glucofen per le articolazioni
Unguento Ciderma per escoriazioni, dermatiti e punture di insetti
Deltacortene per le punture di vespe, api, coleotteri, ragni e altri essere volanti dotati di pungiglione
Tachipirina, che non si nega mai a nessuno
Roba di vario genere per il mal di testa
Mascherina per gli occhi e tappi per le orecchie
Per tutti cerotti per vesciche, bende, fasciature, disinfettante e sapone di marsiglia.
Nelle trincee della prima guerra mondiale c’erano meno medicinali. Fu deciso di non portarsi dietro l’apparecchio per la pressione per non essere proprio ridicoli.
- Fu ribadita la massima unità di intenti “ Tutti per uno, uno per tutti ….e ognuno per conto suo” che significava non sentirsi troppo vincolati agli altri.
La mozione venne approvata all’unanimità.
- Fu deciso che il ciclista impavido, nonché gommonauta di lungo corso, avrebbe accompagnato i tre all’aeroporto di Bologna il giorno della partenza, anche se ancora non ne era al corrente, prima o poi bisognava dirglielo, mentre per il viaggio di ritorno si sarebbe sperato nella provvidenza.
- Il vecchio forestale avrebbe fatto le foto con la sua macchinina leggera perche non volevano farsi vedere sul cammino con il cellulare in mano, il ballerino di liscio avrebbe tenuto il diario, questo diario qui, e il camminatore instancabile avrebbe ….. camminato.
- Fu deciso di fissare un pranzo di buon auspicio a Montecarelli prima della partenza coinvolgendo le mogli di tutti e sei gli umarell per la benedizione degli zaini anche se questo fatto di coinvolgere le gentili consorti rappresentava un fattore di rischio:
avrebbero socializzato le mogli fra di loro ? Avrebbero rotto i coglioni singolarmente o in gruppo? Avrebbero portato sfiga ? Avrebbero mandato a puttane i loro ribottini annuali ?
L’incertezza regnava sovrana
Si trattò quindi di un incontro molto costruttivo, poi cominciarono le vacanze e …..”addio Carola ! “
continua …