E si ! Sono cinesi, ma non li stereotipi ai quali siamo abituati:
quelli lontani che stanno in Cina e sembrano strane creature addensanti che lavorano 39 ore al giorno e si muovono compatti e fanno tutto a prezzi più bassi e cucinano ogni cosa che si muove…. no, non sono di quei cinesi lì.
E neppure quelli che popolano le nostre città: anche loro lavorano 39 ore al giorno e accomodano i telefonini per quattro soldi e ci fanno la permanente a tutte le ore del giorno di tutti i giorni dell’anno e che “basta non farsi mettere in capo i loro prodotti che sono all’uranio” invece quelli che si comprano da noi sono tutta salute….., ebbene, non sono neppure di questi cinesi qui.
No, questi sono ballerini !
Ballerini cinesi di danze standard del circuito internazionale dei mostri sacri del ballo, giovani, atletici, belli, alti , eleganti, benestanti, sono di questo nuovo tipo di cinese,
Li ho visti ballare qualche volta in competizioni internazionali di altissimo livello, loro ballano solo in quelle gare lì, e quelli che fanno quelle gare è ovvio che ballano bene anzi benissimo, magicamente attraggono gli sguardi degli spettatori, provocano l’applauso ed il sorriso di ammirazione “ma guarda te cosa si riesce a fare col corpo, e chi l’avrebbe mai detto !!!!” .
Li ho visti l’ultima volta ieri in una gara di WDSF Adult International, erano insieme ad altri con nomi impronunciabili da paesi dell’est e al numero uno al mondo Evaldas Sodeika e alla sua dama che si chiama Ieva Zukauskaite e che ingiustamente appare sempre in secondo piano: si dice c’è Sodeika e si intende la coppia. Ma si sa nel ballo l’uomo tende a polarizzare l’universo. Ebbene, stavano ballando i loro turni e la gente aspettava e cercava con lo sguardo Sodeika il campione inarrivabile, l’alieno in mezzo agli altri fenomeni e c’era tanto da vedere e da ammirare delle loro evoluzioni impossibili, del loro modo di rendere naturale e asettico uno sport complicato fatto di mille movimenti e torsioni e accadeva che gli altri fantastici ballerini facessero solo da contorno e dopo un fugace apprezzamento venissero abbandonati al loro destino di comparse.
Poi, di passo in passo, di ballo in ballo, di sfuggita prima e con maggior convinzione dopo, lo sguardo passava e si trasferiva dal campione affermato sorvolando le altre coppie, tutte belle, tutte brave, tutte “fatte con lo stampino” e si soffermava sulla coppia cinese simile alle altre eppur diversa, gli occhi a mandorla ? i capelli scuri ? o una sottile polverina magica ? Turno dopo turno fino alla finale e lo sguardo via via si trasformava dalla simpatia alla partecipazione fino al tifo.
Perché ?
Ci ho pensato il giorno dopo: Sodeika rappresenta il limite inarrivabile, il controllo a tempo di musica di ogni singolo muscolo del corpo, compreso il sorriso, e ti fa capire ciò che non sei mai stato e che mai e mai sarai . Ti fa venire in mente un androide col frac!
Yuan e Qi ti fanno semplicemente venir voglia di mettere le scarpette da ballo e correre in pista.
Alla fine Sodeika è arrivato primo e Yuan quinto, ed è pure logico visto che uno è il numero uno e l’altro il cinquantasette, ma la gente a bordo pista non era soddisfatta del risultato e si faceva le foto coi cinesi ed io mi sono complimentato con loro e lui appena uscito di pista, sudato e trafelato, mi ha abbracciato e baciato come un bambino.
All’altro, a Sodeika, avrei potuto chiedere l’autografo, ma mi sono peritato, non volevo disturbare.
Si, deve essere la polverina magica !