Sapete cosa c’è ?
c’è che dopo due anni ho riaperto il mio blog, questo blog !
E’ stato un casino di tempo passato fra faccende poco interessanti che mi hanno tenuto impegnato, è anche successo che insieme al vecchio computer avevo perduto le credenziali di accesso e non sapevo proprio come fare fino a ieri pomeriggio, quando a furia di aiutini di qui e di là ed un po’ di culo sono riuscito a rientrare ed ora eccomi qua con la voglia di riprendere i vecchi discorsi.
C’erano sei commenti fermi da più di un anno, in attesa che riaprissi il blog e li potessi leggere, due erano pubblicità (spam), quattro invece veri commenti fatti da lettori di ciccia, così generosi da spendere un pochino del loro tempo per leggere e scrivere.
A loro sono debitore di un grazie e di una risposta che dò solo adesso e mi scuso per il ritardo ingiustificabile.
Eccoli:
Il 24 gennaio 2017 un Anonimo a proposito di “ Lezioni di ballo fai-da-te:Ballo sardo”
scrive
“Tu stai male”
Il 28 maggio 2017 Stefano Sanna a proposito del “A Diosa” scrive
“Primo Badore era un avvocato (senza nulla togliere ai pastori) Addiosa significa Arrivederci .. Arrivederci Amata .. perché solitamente si usa il Maschile Adidiosu . Della Poesia vi sono due Parti .. Prima parte e la seconda parte. Scusa se mi permetto è giusto per aver una miglior conoscenza delle cose della Mia terra.. Il Sini la scrisse per la Morte della adorata moglie.”
Il 17 luglio 2017 un lettore Anonimo a proposito dell’articolo: Lezioni di ballo fai-da-te: Ballo sardo scrive
“Il ballo sardo é una cosa seria, le tue parole decisamente meno. A proposito – flumen in sardo non vuol dire niente.”
Il 12 ottobre 2017 Costantino Gonario Forno Pilia a proposito del “A Diosa” scrive:
“Particolarmente felice che la canzone “A Diosa” di Badore Sini venga utilizzata per promuovere Nuoro come Città della Cultura. Io conosco una diversa (ma bellissima vicenda) sulla canzone. Intanto è vero che Badore Sini di Sarule è stato anche pastore (giovanissimo), diventato avvocato, svolse l’ufficio di “patrocinatore ” nella Pretura di Orani (a circa sei km da Sarule). Durante questo incarico, abitava a Orani in casa dei miei Nonni materni (Daniele Pilia e Tomasina Pirisi). Il non ancora brillante avvocato (ex pastore), mi ha sempre raccontato mia madre (nata nel 1905), s’invaghisce di una ragazza vicina di casa dei suoi ospiti, purtroppo per Badore già maritata. Le origini della canzone scritta sono da collocare prima del 1919, quindi Sini passa al tribunale di Nuoro e incontra il direttore della banda Civica, Giuseppe Rachel (cagliaritano, originario veneto con ascendenze nizzarde). Io conservo ancora una copia del foglietto (due pagine) con il testo sia quello indirizzato a Diosa, sia quello della risposta a Diosu, stampato nella Arti Grafiche “Velox” di Nuoro il 10 febbraio 1938 XVI.”
Questo lo dovevo, del resto quattro commenti in un anno non sono un granché, non c’è da esserne molto fieri, per questo siete per me preziosi, cari Costantino Gonario, Stefano, Anonimo e Anonimo.
A Voi amici miei rispondo cumulativamente:
- tutti i commenti riguardano articoli (post) sulla Sardegna: mi vien fatto di pensare che i miei pochi lettori geograficamente si collochino li o che solo quando scrivo di cose sarde attiro l’attenzione. Comunque sia trascorro abitualmente un po’ di tempo in Sardegna ed ho imparato ad amarla.
- Mi si accusa di non dire cose serie e ciò è assolutamente vero, non dico cose serie, non ho la competenza nè la presunzione di volerlo fare, preferisco stare sul leggero e un poco stupidello (ma preferirei dire surreale che è meno offensivo).
- non sto affatto male caro amico Anonimo che hai postato a gennaio, direi che sono piuttosto tranquillo e soddisfatto di quello che faccio, anzi, questi anni di silenzio mi hanno intristito un poco, ho voglia di ricominciare a cazzeggiare. Spero tanto che non mi trascurerai.
- A coloro che hanno messo nome e cognome nel commento ed hanno integrato ed arricchito i miei post dico solo: grazie, grazie e ancora grazie, vi prego non mi lasciate da solo con gli Anonimi.
A presto