Succede ….
succede che qualche volta un anonimo lettore di questo blog scriva un commento, non succede spesso purtroppo.
Succede che qualche volta il commento stesso sia qualcosa di più, assuma una vita propria, che si tratti di una idea, una proposta o un ricordo, e meriti di stare in prima pagina e meriti di suscitare a sua volta altri commenti, altre riflessioni.
Succede raramente e mi dispiace molto, ma stavolta Gabriele (o più semplicemente il “Passini” ) ha usato una mia vecchia recensione su Candeglia, chiamatela pure casa del popolo o circolo arci o più semplicemente balera, per “stappare” i propri ricordi .
Ne è venuto fuori il commento (o articolo) seguente che non grande piacere pubblico sperando che “il Passini” stesso lo legga ed altri comprendano perchè ci ostiniamo a racccontare di storie di sale da ballo.
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Leggo con piacere questo articolo (si sta riferendo alla recensione di Candeglia in “Le mie balere”)
Ho vissuto nel circolo Arci, allora si chiamava la casa del popolo di Candeglia, dalla età di 8 anni, quando la mia famiglia si trasferì dalla vicina Sant Alessio, fino ai 23, 14 anni indimenticabili quando non avevamo niente ma avevamo tutto.
Gli anni più belli della mia gioventù.
Potrei raccontare mille storie e mille volti di vecchi amici (purtroppo qualcuno non e’ più con noi). La passione per la musica ha sempre fatto parte del circolo di Candeglia con le serate da ballo allietate dai vari gruppi o complessi musicali come si chiamavano allora che davano a noi giovani una gioia immensa
Ho dato molto al circolo da sempre legato alla musica, preparavo la sala per le serate da ballo di solito al sabato, o nelle festività comandate, tavoli rotondi con tovagliette in panama colorato, sedie di rafia plastificata, celesti rosse gialle dai colori sbiaditi ma che negli anni 60 e primi anni 70 andavano più che bene. Il pavimento è lo stesso anche oggi, facemmo, io e non ricordo chi, sulle pareti disegni raffiguranti una cantina, il palco aveva una tettoia in canniccia….. che spasso !
Ci sono stati momenti di crisi nelle sale da ballo di allora ed a Candeglia fino al 1972/1973 di ballo liscio si parlava poco, i complessi musicali allora suonavano di prassi lenti e veloci. In effetti il ballo liscio classico in questo circolo ebbe sostanzialmente inizio verso il 1974/1975, spesso con l’orchestra Lottini.
Eh già, i mitici Lottini
“Orchestra Lottini – quattro elementi quattro”, il suono di questa orchestra aleggerà sempre fra le pareti di questo circolo: Pallino il cantante era alla batteria, suo fratello alla tromba, poi c’erano il bassista e il fisarmonicista che abitava oltre la casa del medico su per la strada che va verso la montagna.
“ Il cielo è una coperta, ricama a taaaaa…..” era la voce calda e calma di Pallino, amplificata da un piccolo impianto voce Krundaal Davoli a valvole, un ampli per il basso, e ampli per la fisarmonica, poca roba, ma sufficiente perché il talento non necessita di grande mezzi quando c’è, e con i Lottini semplicemente c’era !
Bei tempi, bei tempi !.. ciao Pallino……. suona sempre su nel tuo cielo ricamato.
Da quegli anni li in poi il circolo Arci di Candeglia ha avuto un progressiva escalation fino a diventare quello che vediamo oggi, grazie alla grande volontà di tutti i soci frequentatori che si sono sempre prodigati per dare al circolo e al paese continuità e vita.
Saluti Gabriele, per gli amici locali,.. il passini…..