Tutto nasce da questa improvvisa, ritardata e rimandata passione per il ballo.
Marzo 2009: il primo collettivo di ballo da sala, e poi le serate in balera, la passione che cresce, nuovi amici della stessa età con la stessa passione e la stessa voglia di invecchiare sorridendo.
Un mondo misterioso che si dischiude. Così un ballo tira l’altro e un altro ancora e ancora una serata . E poi le lezioni e una nuova scuola e poi le prime gare e le prime scarpe col vellutino, e la scoperta di nuovi orizzonti. “A sessanta anni è tardi”, mi dicono, a sessanta anni si può, rispondo ! Statevene voi sul divano a sorbirvi la tivvu.
Poi il bisogno quasi fisico di scrivere, di raccontare queste emozioni e da qui nel 2010 nasce Patriebalere, il mio blog di piccole storie di ballerini. Nel 2011 una raccolta di novelle mai pubblicata, quest’anno trasformata in un romanzetto rosa in cerca di editore e infine (e perché no?) il gusto di leggere le mie storie, di inventarne di altre, ascoltando il sussurrio della sala da ballo, di farle ascoltare e di intervallarle con la nostra musica e con le voci autentiche dei veri avanzi di balera. Una timida proposta a Radio Zeta, manco considerato di striscio, neppure una risposta, e poi finalmente ……. Radio Danza.
Adesso non smetto per davvero, né di ballare, né di scrivere, né di raccontare !
Certi vecchi conoscenti mi dicono “carine le storie” , ma neanche le ascoltano, “…però che musiche lagnose”, e neppure sanno cosa si suona il sabato in balera, manco ci sono entrati il sabato sera in balera. Sanno una sega loro !!!!