Pastiche su Radio Danza

Da lunedì 20 aprile alle 21 su Radio Danza

“Pastiche” una commediola di Gianfranco Lotti in sette puntate ambientata nella Parigi del dopoguerra e accompagnata dalle bellissime canzoni di Edith Piaf e Yves Montand.

Personaggi                                                                   Interpreti

Il narratore                                                                    Paola Vecchi

La vedova Lecocq                                                       Maria Teresa Rubani

Gustave Vermeulen                                                     Gianfranco Lotti

JeanJaques – l’ispettore Juve                                     Raffaello Vettori

Cocò Baguette                                                             Graziana Mariani

Minou Mèsange detta Minou LaBella                          Anna Scarola

Genevieve Teladarau                                                  Enza Muzzicato

Pepe Manolesta                                                         Andrea Cioni

Alain il Banconiere – Fantomas                                  Gianfranco Lotti

Le puntate saranno trasmesse da

RADIO DANZA il luned’ alle 14 con replica  alle 21.

Buon Ascolto

Il “Passini”

Succede ….

succede che qualche volta un anonimo lettore di questo blog scriva un commento, non succede spesso purtroppo.

Succede che qualche volta il commento stesso sia qualcosa di più,  assuma una vita propria, che si tratti di una idea, una proposta o un ricordo, e meriti di stare in prima pagina e meriti di suscitare a sua volta altri commenti, altre riflessioni.

Succede raramente e mi dispiace molto, ma stavolta Gabriele (o più semplicemente il “Passini” ) ha usato una mia vecchia recensione su Candeglia, chiamatela pure casa del popolo o circolo arci o più semplicemente balera, per “stappare” i propri ricordi .

Ne è venuto fuori il commento (o articolo) seguente che non grande piacere pubblico sperando che “il Passini” stesso lo legga ed altri comprendano perchè ci ostiniamo a racccontare di storie di sale da ballo.

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Leggo con piacere questo articolo (si sta riferendo alla recensione di Candeglia in “Le mie balere”)

Ho vissuto nel circolo Arci, allora si chiamava la casa del popolo di Candeglia, dalla età di 8 anni, quando la mia famiglia si trasferì dalla vicina Sant Alessio, fino ai 23, 14 anni indimenticabili quando non avevamo niente ma avevamo tutto.

Gli anni più belli della mia gioventù.

Potrei raccontare mille storie e mille volti di vecchi amici (purtroppo qualcuno non e’ più con noi). La passione per la musica ha sempre fatto parte del circolo di Candeglia con le serate da ballo allietate dai vari gruppi o complessi musicali come si chiamavano allora che davano a noi giovani una gioia immensa

Ho dato molto al circolo da sempre legato alla musica, preparavo la sala per le serate da ballo di solito al sabato, o nelle festività comandate, tavoli rotondi con tovagliette in panama colorato, sedie di rafia plastificata, celesti rosse gialle dai colori sbiaditi ma che negli anni 60 e primi anni 70 andavano più che bene. Il pavimento è lo stesso anche oggi, facemmo, io e non ricordo chi, sulle pareti disegni raffiguranti una cantina, il palco aveva una tettoia in canniccia….. che spasso !

Ci sono stati momenti di crisi nelle sale da ballo di allora ed a Candeglia fino al 1972/1973 di ballo liscio si parlava poco, i complessi musicali allora suonavano di prassi lenti e veloci. In effetti il ballo liscio classico in questo circolo ebbe sostanzialmente inizio verso il 1974/1975, spesso con l’orchestra Lottini.

Eh già, i mitici Lottini

“Orchestra Lottini – quattro elementi quattro”, il suono di questa orchestra aleggerà sempre fra le pareti di questo circolo: Pallino il cantante era alla batteria, suo fratello alla tromba, poi c’erano il bassista e il fisarmonicista che abitava oltre la casa del medico su per la strada che va verso la montagna.

Il cielo è una coperta, ricama a taaaaa…..” era la voce calda e calma di Pallino, amplificata da un piccolo impianto voce Krundaal Davoli a valvole, un ampli per il basso, e ampli per la fisarmonica, poca roba, ma sufficiente perché il talento non necessita di grande mezzi quando c’è, e con i Lottini semplicemente c’era !

Bei tempi, bei tempi !.. ciao Pallino……. suona sempre su nel tuo cielo ricamato.

Da quegli anni li in poi il circolo Arci di Candeglia ha avuto un progressiva escalation fino a diventare quello che vediamo oggi, grazie alla grande volontà di tutti i soci frequentatori che si sono sempre prodigati per dare al circolo e al paese continuità e vita.

Saluti Gabriele, per gli amici locali,.. il passini…..

Una nuova stagione insieme …. alla radio

Riprende Avanzi di balera, di Gianfranco Lotti,  la trasmissione contenitore di storie di balere e ballerini:

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su Radio Danza ogni lunedì a partire dal 6 ottobre alle 20.30

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su RDP Radio Diffusione Pistoia – FM 92.1 – il mercoledì alle 13.30 con replica il venerdì sera alle 20.30

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Nella prima serie torna “Una stagione al Maciucambo”  radio romanzo rosa in 20 puntate scritto da Gianfranco Lotti,  editore Marco del Bucchia.

Pastiche

Finalmente finito di registrare e montare “Pastiche – Un pasticcio di parole e musica nella Parigi di Edith Piaf e Yves Montand”

Una commedia con accompagnamento musicale nata per il palcoscenico e adattata per la radio.

Il solito gruppo di affezionati e sempre più bravi amici-attori ha permesso questa realizzazione.
A loro il ringraziamento più sincero.

Adesso si passa alla parte più difficile: trovare chi crede nel prodotto e lo mette in onda.

Invito ad una discussione

“Sono d’accordo con il commento sul locale (si sta parlando del LiscioPiù – vedi la recensione) , però a proposito di consigli vorrei citarne uno molto importante; se vogliamo rilanciare Liscio più, bisogna che i signori gestori invitino il sabato le grandi orchestre,e non solo il martedì (come faceva Giovanni il precedente gestore ). E’ vero che costano meno, basterebbe programmare con le Agenzie che almeno una volta l’anno devono venire anche di sabato al solito prezzo del martedì. Per una coppia come noi che per venire al LiscioPiù  deve fare 60 km. ad andare e 60 al ritorno penso che la richiesta sia più che giusta.  Altrimenti siamo costretti a frequentare i Circoli Ricreativi. Grazie per l’opportunità di parere. Dino di Livorno e Giuliana di Lajatico

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Colgo l’occasione che mi forniscono gli amici Dino e Giuliana che molto gentilmente hanno postato il commento sulla recensione del Liscio Più per affrontare un tema che si sta facendo largo nei miei pensieri di frequentatore di sale da ballo.

Sto cogliendo un calo di affluenza nelle balere tradizionali, mi riferisco alle mie zone, ed un contemporaneo appiattimento dell’offerta. Mi spiego meglio:
Negli ultimi tempi ho frequentato locali che propongono full service: la pizzata, l’apericena, l’happy hour, il buffet libero, e che ad un prezzo che si aggira dai dieci ai quindici ero a persona offrono quindi il pacchetto serata completo.
Generalmente questi locali, faccio due nomi per esemplificare Malandrone e Sporting Club, ma ce ne sono altri, sono aperti più sere a settimana e offrono orchestre di livello medio alto, sono inoltre conosciuti oltre la provincia di appartenenza e accolgono molta gente, hanno una vocazione ed una missione imprenditoriale marcatamente rivolta all’’intrattenimento danzante.
Riprendendo l’osservazione di Dino e Giuliana credo che cinquanta o sessanta chilometri per raggiungere un locale si facciano più volentieri se con la cifra sopra citate si copre tutta la serata (cena compresa) e se lo spettacolo offerto è di buon livello.
Altro punto di riflessione, e qui sarebbe utile coinvolgere i gestori dei locali e gli impresari, sono i costi delle orchestre: se questi lievitano, ed è pressochè inevitabile per aumenti di spese vive diritti siae eccetera, finirà che solo locali attrezzati per ospitare centinaia di persone saranno in grado di reggere costi e mantenere prezzi accessibili, gli altri, le mie care vecchie balere, si troveranno a far pagare otto, nove, anche dieci euro a persona, spesso esclusi guardaroba e bevuta, e ad offrire le orchestre di livello più basso quelle cioè con costi ancora abbordabili.
Il mio termometro, l’exit pol, l’audience personale, l’indice di gradimento è costituito dal gruppone di amici ballerini: una dozzina di coppie abituate da anni a muoversi in branco, ovviamente anche io faccio parte del branco,  che stanno abbandonando le balere tradizionali per indirizzarsi su locali più strutturati.
Per concludere:  il nostro LiscioPiù rischia, come molti altri locali della stessa dimensione di trovarsi in mezzo al guado, non balera intesa come circolo nè dancing di grido.

Giro questa riflessione alla mail dei gestori di LiscioPiù, Malandrone  e Sporting Club, lo pubblico sulla mia pagina Facebook (Gianfranco Lotti) sperando di suscitare una discussione in merito.

Avanzi di balera

Dal 5 marzo Avanzi di Balera, la trasmissione contenitore di storie di balere e ballerini, è anche su

Radio Diffusione Pistoia

frequenze 92.100 e 95.00 Mhz.

Inizia una nuova collaborazione radiofonica che si affianca a quella felicemente consolidata con Radio Danza.

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Avanzi di Balera

su Radio Diffusione Pistoia

il mercoledì alle 13.30 con replica

il venerdì alle 20.30

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su Radio Danza

il lunedì alle 20.30 con replica

il sabato alle 11.30

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Follow me

Anniversario

Oggi 4 marzo festeggiamo i quattro anni di vita di questo blog.

Mi sono chiesto più volte se questo mio divertimento, questo innocente hobby avrebbe potuto interessare altre persone, come me amanti delle balere o del ballo in generale.

E’ stata dura uscire dal guscio, solo pochi intimi amici mi hanno seguito per tanto tempo, ma i 1.000 e più contatti avuti negli ultimi due mesi, il balzo a 11.000 visitatori mi lasciano pensare che si, il bacino dei lettori si sta ampliando e gli appassionati iniziano ad apprezzare i miei sforzi.

Sono orgoglioso della mia creatura, sono orgoglioso dei frutti che sta dando, e sono felice di condividere questa esperienza con tutti voi.

Grazie e buon compleanno patriebalere.

Il Malandrone

Malandrone 1

 Il MalandroneVia Emilia 117, 56040 Castellina Marittima (Pisa)  Tel. 050.699748 – 3381327022 – 3356637141www.malandrone.it
Quando si balla  
Sabato seraDomenica pomeriggio e sera Liscio con orchestraLiscio con orchestra
Prezzo  
10 euro
Pista da ballo  
36 passi x 18 passi
Parcheggio  
Agevole, davanti al locale
Dove si mangia  
Giro Pizza con ballo  sabato a 10 euro, buffet con ballo la domenica a 10 euro

Scrivo queste note a due mesi dalla mia visita al Malandrone, ho fatto volutamente decantare le impressioni perché ero troppo coinvolto. Ero stato lì in occasione di una breve presentazione di “Una stagione al Maciucambo”, per chi non lo sapesse il mio romanzo sulle balere, invitato dalla brava Carmela, gestore del locale e giornalista di Telegranducato, Una serata piacevole e gratificante, con sensazioni forse falsate dalle circostanze. Lavorerò quindi sul ricordo di allora, scusandomi se ci dovesse essere qualche inesattezza legata alla memoria.

Prima però facciamo un passo indietro, fra storia e leggenda.
Divaghiamo sulla storia di Geppe Santo come ci viene raccontata da Don Mario Ciabatti nella pubblicazione “Vada nei secoli”
“Prima del 1800 le strade maestre del nostro Comune non erano sicure per i pericoli di aggressioni, nel tratto Acquabona-Malandrone, dove, in seguito all’uccisione di certo Francesco Bellomini, fu chiesto lo smacchiamento della strada, nella salita del Malandrone, luogo famoso, che tuttora ci ricorda le gesta di Geppe Santo (classe 1840) dell’Acquabona, dove aveva l’osteria. Costui – uomo corpacciuto – vestiva sempre di velluto, ed al panciotto teneva un catenaccio d’argento, campanelle d’oro agli orecchi e anelli nei diti della mano. Uomo bisbetico ed anche lazzerone incuteva timore a vederlo, con il suo barbone e per i suoi dispotici modi di vita. Di lui si dice che il Granduca Leopoldo II, passando sulla Via Emilia e conoscendo le stravaganti imprese e le sue azioni con i clienti, l’obbligò a radersi la barba, lo esortò a cambiare tenore di vita, sotto gravi sanzioni qualora avesse fatto orecchi da mercante alle intimidazioni fattegli. Beppe, impressionato e temendo il peggio, ottemperò, sebbene a malincuore, agli ordini del Sovrano, che dopo poco ripassava da lui. Quando morì la sua salma fu deposta nel camposanto di Rosignano Marittimo e con la morte di Geppe, ebbero termine anche le aggressioni del Malandrone.”
Costui dunque diede origine alla leggenda

Oggi il Malandrone si identifica in un nucleo di attività comprendenti un centro commerciale, negozi, osteria e appunto la nostra sala con annesso ristorante e pizzeria, una brevissima deviazione dalla A12 Genova Roma uscita Rosignano direzione Castellina Maritttima, come una stazione di posta per il ballerini.

Leviamo subito ogni equivoco: si stratta di un locale di livello ed ambizioni superiori rispetto alle balere che frequento generalmente. Intanto ha una vocazione precisa, esatta, locale da ballo, punto. Il fatto che ci siano il ristorante e la pizzeria annessi è qualcosa di accessorio, un servizio in più perché il fulcro, il centro di interesse e attrazione è appunto la pista da ballo.
E che sala ! 18 passi per 36, si proprio 36 passi, una pista veramente grande, non per niente si sono svolte qui molte gare di ballo social, una sala così grande che si permette anche di essere interrotta da file di divanetti che creano un ulteriore piccolo spazio posto proprio sotto l’orchestra, come una passerella per chi ama farsi vedere sotto i riflettori.
Attorno alla sala una balconata rialzata con poltrone e divani, a racchiudere i ballerini, fa venire in mente un anfiteatro, un’arena da esibizioni, una concezione antica e sempre godibile. Si scendono i pochi gradini e ci si offre allo sguardo di chi sta seduto, una sistemazione che consente di stare in disparte a chiacchierare o di guardare cosa succede a 360 gradi, come fosse una specie di spettacolo.
Una ulteriore più alta balconata si trova sul lato corto della sala, dalla parte opposta rispetto al grande palco dell’orchestra. Quest’altra galleria ospita altri tavoli e divani, in una zona più dominante e allo stesso tempo più raccolta (e, in verità, anche molto più afosa) .
Gli arredi con divani classici verde bottiglia a righe bordò e azzurre, danno un’atmosfera di “fiesta”, castello delle luci centrale ultra fornito di spot, palco dell’orchestra ampio quanto tutta la parete seppure poco profondo, soffitto chiaro con travi di cemento e colonne grezze, il soffitto ricorda un enorme scafo di acciaio rovesciato, le pareti sono pitturate in rosa, la climatizzazione è ottima, l’ingresso è formato da una serie di corridoi dalle pareti rosa acceso con un calcio balilla che fa bella mostra, da qui si accede al bar e al guardaroba dove troneggia un busto ligneo del famigerato Malandrone.
Aperto nel 1972 può ospitare senza disturbi mille persone, il locale è strettamente collegato con Telegranducato per cui si sprecano le riprese televisive, gli eventi e le occasioni di incontro.
Interessanti proposte al sabato con “giropizza” , pizza bibita e ingresso a 10 euro, e alla domenica, buffet e ballo sempre a 10 euro. Del resto il locale è un po’ fuori mano e quindi offre un servizio tutto compreso di notevole pregio e a costi minimi.

Nella pista ci si può realmente sbizzarrire, l’acustica è ottima e si scorre benissimo, godibile sia per chi balla che per chi vede, il personale è esperto, la signora Carmela conosce l’ambiente del ballo ed i gusti dei ballerini, sa come farli contenti e ci riesce pienamente.
D’estate si balla all’aperto a bordo piscina, mi piacerebbe venirci perché questo è un locale rivierasco, scendendo dalla Versilia il primo in grado raccogliere ad si sfrutta magnificamente anche nelle afose serate estive e, se tanto mi dà tanto,dve essere una meraviglia.
Il giudizio non può che essere ottimo sotto tutti i punti di vista: ottime orchestre, possibilità di ballare liberamente, atmosfera professionale, ma cordiale, non ci si accalda e si può discorrere seduti sui divani.
Tre ballerini

La Rinascita di Agliana

La Rinascita Agliana 1La Rinascita di Agliana

Circolo Arci RinascitaViale Roma, 38  – 51031 AGLIANA (PT) Tel.: 0574751122
Quando si balla  
Sabato sera liscio con piccoli gruppi
Prezzo  
Meno di sette euro
Pista da ballo  
21 passi x 12 passi
Parcheggio  
Problematico, da cercare nelle strade adiacenti
Dove si mangia
Spaghettata a mezzanotte
 

Sono  già stato al Rinascita o come si dice dal queste parti “alla Rinascita” di Agliana, diciamo quarant’anni fa (eh si, proprio così) in cerca di ragazze, con gli amici di allora, non certo per ballare.

Si faceva lo shake tanto per muoversi ed agganciarne qualcuna. Per inciso io non ho agganciato nessuna, ma un mio amico ci ha trovato moglie, qui, fra la Rinascita e il Matteotti, sempre ad Agliana.

Ci sono tornato l’altra sera dopo quarant’anni ed è stato come ritrovare un po’ della giovinezza.

Naturalmente  non ricordavo niente, non sapevo nemmeno che la sala esistesse ancora, il vicino Matteotti ha chiuso definitivamente diversi anni fa, c’è  voluto l’aiuto del gentilissimo presidente del circolo Nello Sinatti per spiegarmi che poco è cambiato da allora: il bar che stava sul fondo è stato avvicinato alla sala, gli arredi sono stati rinnovati, ma non il pavimento di quadrelli di marmo scuro che ancora regge a meraviglia il calpestio, il palco dell’orchestra è sempre al medesimo posto sul lato lungo della sala e purtroppo non c’è più il magnifico lampadario  di Boemia che troneggiava sulla pista, ma l’atmosfera resiste intatta.

Il circolo, inaugurato nel 1949, non aveva sala da ballo, i locali erano tutti al piano terra, allora si ballava all’Impero, solo nel 1958 fu edificato il piano primo e lì insediato il salone destinato a  convegni e sala da ballo, e già allora c’era il nostro amico Nello Sinatti.

Da allora questa sala ha ospitato di tutto e di più: convegni, congressi, mostre di pittura, sfilate di moda, pranzi, premiazioni, corsi e naturalmente ballo. Morandi, Guccini, Equipe 84, Camaleonti, Caterina Caselli  e tanti altri famosi gruppi sono passati da qui e hanno fatto il pienone, per tanti anni. Qualcuno si ricorda ancora di quando in questa sala il mitico Antoine si strappò la camicia in preda ad un raptus artistico durante un recital davanti a mille persone stipate (c’è qualcuno che non sa chi fosse Antoine ?).

Poi il declino e la chiusura nel 1981, infine  tre anni fa, sull’onda di un ritrovato gusto per il ballo di coppia, il consiglio del circolo decide coraggiosamente di riaprire la sala da ballo: nuova scala di accesso,  ascensore, spostamento del bar e per il resto tutto com’era prima

Ambizioni più contenute, niente artisti di fama internazionale, ma ballo decoroso assicurato nel pieno centro di Agliana, a portata di mano per tutti gli appassionati della zona e delle vicine Pistoia e Prato.

Non si balla più lo shake, ma il liscio da balera con gruppi di pochi elementi  per  questioni di spazio e di costi; ricordavo l’ambiente più buio, atmosfera più da imbrocco, ma forse è la memoria che mi inganna. Adesso è una balera come si deve e quindi c’è la luce giusta per vedere come  muoversi, non serve ad imbroccare, serve a ballare. Infatti qui girano ballerini corredati di  scarpette vellutate, c’è l’abitudine e l’attitudine al ballo, e anche scuole che tengono corsi nel pomeriggio e una affezionata clientela di mezza età che sa muoversi su qualsiasi ritmo.
Il soffitto è alto, la climatizzazione ottima, le pareti chiare bianco e giallo ocra, tavoli piccoli con sedie comode ai lati estremi della sala stretta e lunga, unica nota negativa  la sgradevole illuminazione al neon azzurro e bianco della parete che sta dalla parte opposta all’ingresso posto al termine di una lunga scalinata.

Il palco è di dimensioni contenute al centro della parete lunga, sul lato opposto si apre una ulteriore scalinata che porta alla balconata, adesso chiusa ed adibita ad uffici e sale riunioni del circolo. Un tempo dalla balconata si poteva ammirare la sala sottostante e il famoso lampadario gigante.

Il bar è piccolo, sufficiente alle esigenze, l’illuminazione è piuttosto forte, poco intima a dire il vero, il guardaroba non c’è, ci sono gli stender e ci si serve da soli.

E’ un circolo Arci e quindi l’accesso è riservato ai soci

Alle pareti un paio di grandi specchi e tanti quadri ricordo  delle vecchie mostre di pittura svoltesi qui, vicino al bar sono appese le immagini del vecchio locale,  sembra di vedere le vecchie foto dell’albergo di Shining, ma tranquilli qui l’atmosfera è rilassata e cordiale

A mezzanotte ti riforniscono di pastasciutta e dolce, ovviamente gratis e pure molto buoni, la gentilezza non si allenta di un centimetro anche se le ore passano e la stanchezza si fa sentire, del resto fanno tutto da soli i soci, i presidenti e segretari del circolo, insomma tutto in famiglia, una gestione oculata che consente di mantenere in vita la tradizione a costi ragionevoli.

La risposta mi dice il signor Nello è costante “La gente si diverte e balla bene” il sabato si fa il pieno, non ha una capienza enorme, massimo duecento posti, ed è meglio così, non  si sciupa l’atmosfera. Insomma la Rinascita resiste e male che vada è un posto dove al sabato si può ballare tranquilli e con poca spesa.
Si chiude alle una.

Evviva la Rinascita dunque, e che ci manca ? proprio nulla !

il voto non può essere il massimo perché c’è oggettivamente di più moderno e più rifinito, le orchestre non sono al top, ma l’atmosfera è piacevolissima, amichevole e informale, ci piace, ci piace assai e poi sono così amabili che fa voglia di ritornarci.

Due ballerini non glie li leva nessuno !